Indennità di frequenza

In questi mesi mi sono più volte confrontata con genitori ed insegnanti a proposito dell’indennità di frequenza.

 

A norma dell’ art. 1 della l. 289/1990, l’indennità mensile di frequenza spetta agli invalidi civili minori cui siano state riconosciute dalla competente Commissione Sanitaria difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, nonché ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1000, 2000 hertz o che, per la loro minorazione, devono far ricorso continuo o anche periodico a trattamenti riabilitativi o terapeutici.

via  INPS – Informazioni.

 

In effetti i DSA sono difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età, ma i ragazzi con DSA sono invalidi civili?

Se considero i Disturbi Specifici di Apprendimento una caratteristica (come il mancinismo), per me è ovvio che non è un’invalidità. Però è indubbiamente una difficoltà persistente…. ed indubbiamente se vogliamo rispettare il loro diritto allo studio dobbiamo fornire loro tutti gli strumenti adeguati (compreso PC e sedute logopediche, abilitative e quant’altro), quindi chi ha difficoltà economiche come può sostenere questi costi ed assicurare il diritto allo studio? e poi: chi è obbligato a sostenere le spese? La famiglia o la scuola?

Legge 170 Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto

1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.

2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, garantiscono:

a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; …..

 

Dunque sono le istituzioni scolastiche che devono provvedere? Però c’è scritto “a valere sulle risorse specifiche e disponibili…” 

Quindi tirando le somme: se ci sono disponibilità economiche bene, altrimenti niente …. in effetti ci sono Regioni dove vengono promossi progetti  ad hoc e Regioni dove non c’è nulla, stessa situazione varia e confusa per quanto riguarda la concessione dell’indennità.

Ho chiesto indicazioni alla direzione provinciale INPS della mia zona e ho capito che è concessa a fronte di una situazione di gravità tale da sconfinare nell’handicap, poichè la concessione “nasce da una valutazione della documentazione presentata, dalla quale si possa evincere il livello di gravità del disturbo presentato dal ragazzo; inoltre il verbale di invalidità civile prevede per la fascia di età 15-18 anni anche l’attribuzione di una percentuale di invalidità, applicando le tabelle di cui al D.M. del 05.02.92.” 

Non sempre è così, ci sono Regioni dove l’indennità di frequenza è concessa a prescindere dalla gravità, magari in seguito a ricorsi. Come mi è stato spiegato la situazione è a macchia di leopardo, ma stanno cercando di uniformare le procedure.

Le mie considerazioni personali, sono:

  • dovrebbe essere concesso un aiuto a prescindere dalla gravità (anche chi ha 2 D.S. ha necessità di aiuto)  ma basato sul reddito della famiglia,
  • la procedura dovrebbe essere distinta da quella dell’invalidità civile vedi petizione 
  • le istituzioni scolastiche dovrebbero essere messe in grado di rispettare il diritto allo studio dei ragazzi.

Per quanto riguarda le procedure basta fare una veloce ricerca in internet come questa  per trovare tutte le informazioni.

 

 

 

2 Risposte a “Indennità di frequenza”

  1. Siamo di Genova, mia figlia ha ottenuto l’indennità di frequenza con la diagnosi di dislessia e disortografia, cercando di essere il più obiettiva possibile non mi sembra in situazione di particolare gravità. Frequenta la seconda liceo ( con fatica sicuramente ). Consiglio quindi di provare a fare la richiesta!
    Buongiorno a tutti
    Stefania

  2. Non sono di Genova.
    Consiglio di informarsi bene prima di prendere qualsiasi decisione. Non si tratta di essere più o meno obiettivi, il problema è proprio che non c’è un modo di agire uniforme. Se hai letto l’articolo ho riportato esattamente quanto mi hanno comunicato in proposito alle valutazioni nella mia Regione.

I commenti sono chiusi.