IO E LA DISLESSIA – lettera di SARAH S.

La mia amica Sarah mi ha fatto un enorme regalo: mi ha inviato questa sua lettera, la condividiamo insieme.

 

Internet è proprio una grande cosa!!!

Ora mai pochi possono dire “Che cosa è la Dislessia? La Discalculia? La Disortografia? La Disgrafia? La Disnomia? La Disprassia?” E altro.

Sì, non si hanno problemi nel sapere cosa sono, basta guardare in rete.

La Dislessia:

è un disturbo che manifesta difficoltà nel leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.

La Discalculia:

si può definire come un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche; si manifesta in bambini a sviluppo tipico, di intelligenza normale e che non hanno subito danni neurologici; può presentarsi associata a dislessia e ad altri disturbi dell’apprendimento, ma non ne è l’effetto.

La Disortografia:

è un disturbo specifico della scrittura che non rispetta regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto non imputabile alla mancanza di esperienza o a deficit motori o sensoriali.

La Disgrafia:

è un disturbo specifico della scrittura nella riproduzione di segni alfabetici e numerici; può essere legata a un quadro di disprassia.

La Disnomia:

la difficoltà o incapacità a richiamare alla memoria la parola corretta quando è necessaria. La disnomia può incidere sulle abilità del discorso, della scrittura o di entrambe. I soggetti affetti da disnomia possono sostituire con un sinonimo la parola che hanno difficoltà a richiamare, per esprimere ugualmente i loro pensieri. Le parole possono essere sostituite con parole simili nel significato o nel suono o, nei casi più gravi, con parole inventate senza senso o col solito “cosa, coso”.

La Disprassia:

è un disturbo che riguarda la coordinazione e il movimento e che può comportare problemi anche nel linguaggio. In neurologia si definisce come la difficoltà di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine.

 

Bene ora sapete in generale che cosa sono.
 
Beh se fate ricerche più approfondite venite a conoscenza di molte più cose: gli strumenti compensativi ovvero ciò che aiutano il bambino con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) a essere come gli altri, i percorsi terapeutici, le pratiche per la valutazione dei vari deficit e il particolare le leggi che tutelano i ragazzi con DSA.
 
Cose molto importanti e utili, ma tutti dimenticano di parlare di una cosa che forse per molti è insignificante, ma per me DSA e forse anche per altri DSA è importante ovvero cosa noi proviamo.
 
Questo potrebbe aiutare a capirci!!!!!!
 
Io sono una DSA la mia diagnosi è tardiva dato che l’ho ricevuta in I superiore (Liceo Linguistico) oggi ho finito la IV Liceo Linguistico…. ma cavoli che fatiche!!!!
 
Ho passato 8 anni della mia vita scolastica credendomi stupida!!! Beh quando il prima e seconda elementare vieni etichettata come “La Lumaca!!!” “Perché è lenta” e le insegnanti ti indicano come modello da non seguire.
 
Oppure alla medie quando la professoressa d’italiano rideva degli errori che facevo leggendoli alla classe e mi definiva “ un’ignava”, i dannati che non sono degni neanche di stare all’Inferno per Dante, quelli che nella vita non hanno fatto nulla…
 
Dopo un po’ ci credi veramente di essere un idiota!!!! Ti arrabbia con te stessa… e non vai avanti!!!
 
Ma in prima superiore quando mi hanno detto che ero una DSA i miei genitori erano sconvolti… io invece ho tirato un sospiro di sollievo, avrei voluto andare davanti a tutti quelli che mi consideravano stupida mostrargli la diagnosi e fargli la linguaccia!!!!
 
Ero al settimo cielo di gioia, avevo una spiegazione al motivo per il quale ero diversa.
 
Ma non è finita!!!! Sedetevi perché ora comincia l’importante.
 
Si potrebbe pensare che è finito, ma NO!
 
Ho iniziato a usare gli strumenti compensativi, la gente in torno mi dice che sa che è difficile, ma che ce la posso fare.
 
Un corno. E’ proprio a quelle persone li, che alle volte tirerei un bel ceffone a man rovescia!!!!
 
Voi non avete la più pallida idea di cosa voglia dire essere DSA!!!!!!
 
Hai certificati che attestano il tuo deficit, ma i tuoi coetanei essendo invidiosi o chi sa per quale motivo: si lagnano e non vogliono capire…. E tu non sai se strozzarli li seduta stante o lasciar perdere!
 
Hai delle leggi che ti tutelano, ma devi comunque girare in giro con stampato in faccia il tuo PDP (Piano Didattico Personalizzato) perché il professore anche se ti dice che sa quale è il tuo problema, se lo dimentica sempre quando c’è la verifica…. un nervoso! Perciò ogni volta glielo devi far presente, apparendo come la Perfettina o la Lagna…
 
Ogni giorno è una lotta per far comprendere i tuoi diritti, ma gli altri ti rispondono che capiscono!!!!!
 
Queste situazioni sono Frustranti! Logoranti!!! Ed alle volte fanno venire anche istinti stragistici!!!!
 
Questa è una parte… L’altra:
 
Hai la consapevolezza che puoi fare le cose, ma il tuo corpo sbaglia la parola, il calcolo… Forse gli alti ti compatiscono, ma tu ti arrabbi con te stesso, perchè non vuoi accettare la differenza, poi se pensi al mondo del lavoro, che non perdona nessuno, diventi altro che verde come la bile, ma di tutti i colori…
 
La rabbia è la prima ad apparire, ma poi ti prende la tristezza alle volte anche la depressione…
 
Ti abbatti e non c’è niente che ti fa riprendere…
 
Ti senti solo ed incompreso, anche se comprese, so che è una contradizione, ma credetemi è così!!
 
Hai solo voglia di scappare via, non t’importa dove, anche cambiare pianeta pur di trovare pace, pace che no riesci a trovare.
 
Vuoi solo che gli altri non ti valutino….
 
Alcuni si riprendono, perché come me sono animati dalla VENDETTA, altri invece no e s’arrendono, stanchi e affaticati accettando di seguire strade semplici anche se non quelle volute.
 
Vedete: anche se ci facciamo apparire come “invincibili”: facciamo notare gli errori altri, aizziamo chi ci sta vicino… Siamo in realtà fragilissimi!!!!
 
E basta poco per abbatterci e per disintegrare i nostri sogni!!
 
Forse c’è un antidoto a questo stato: è una frase, forse per qualcuno stupida o inutile, ma per un DSA è la cosa più bella: “Mi fido e credo in te!”
 
Noi, principalmente i DSA con diagnosi tardiva, hanno passato molto tempo soli, senza qualcuno che credesse in loro, senza che qualcuno che li comprendesse e hanno combattuto una battaglia SOLI, solo con le loro FORZE, forse è esagerato dire, ma con tutto il rispetto non m’importa un accidenti!!, QUESTI RAGAZZI SONO DEI BERSAGLIERI E PIONIERI!!!

Sarah S.

   
Grazie Sarah, “Mi fido e credo in te!”

3 Risposte a “IO E LA DISLESSIA – lettera di SARAH S.”

  1. Grazie questo mi serve per riflettere quando con i compiti perdo la pazienza con mio figlio e non capisco….

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